Il Medico di Medicina Generale e la gestione della Fragilità

Per Fragilità si intende una condizione in cui comorbilità, cronicità, politerapia, disabilità e problematiche sociali, intersecandosi tra loro, fanno sì che l’organismo perda la sua naturale capacità di utilizzare l’insieme dei meccanismi e delle riserve funzionali al fine di mantenere il proprio equilibrio interno in forma stabile.

“Paziente fragile” è un soggetto che tende ad aggravamento, a maggiori complicanze, a scompensi multipli a cascata e a maggior rischio di morte o di disabilità e la prevenzione diventa importante.

“Anziano fragile” è un soggetto di età avanzata, affetto da patologie multiple, croniche, con stato di salute instabile, frequentemente disabile, con complicazioni di tipo socio economico, dove l’attenzione va posta sulle politerapie, sugli eventi avversi, sulla sicurezza e tollerabilità dei farmaci utilizzati.

È importante pertanto individuare precocemente la persona a rischio di fragilità, ed intervenire in maniera mirata per evitare che evolva verso una condizione di morbilità e disabilità.

Il medico di medicina generale rappresenta, in questo senso, una risorsa fondamentale nell’individuazione, il riconoscimento e la gestione di tali pazienti.

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